“Amit szivedbe rejtesz/Ciò che nascondi nel tuo cuore,
szemednek tárd ki azt/spiegatelo ai vostri occhi;
amit szemeddel sejtesz/ quello che vedi con i tuoi occhi
sziveddel várd ki azt/aspettalo con il cuore”
Budapest in 4 giorni
Indubbiamente la mia vacanza a Natale a Budapest in 4 giorni è stata un’esperienza fantastica. La sontuosa capitale dell’Ungheria mi ha incantato con la sua bellezza . Si estende per 525 km2, ed è divisa in 23 distretti ( circa 1,7 milioni di abitanti).
Che dire! Budapest in 4 giorni mi ha svelato un ricco patrimonio artistico, culturale, storico, paesaggistico, ed enogastronomico. Per non parlare dell’accoglienza e della gentilezza della sua gente.
Ed ecco che in questo articolo vi propongo come spassarvela a Budapest in 4 giorni. Vi suggerirò dei percorsi che vi guiderano dalla nobile Buda alla giovane e alternativa Pest , cioè da destra a sinistra del romantico Danubio . Sia che la perlustriate a piedi o con i mezzi, rimarrete affascinati dalle monumentali architetture di Budapest , che sì è per molti, ma non per tutti. Strega solo i veri viaggiatori! Buon viaggio!
Budapest in 4 giorni, un viaggio nel tempo
Quello che più mi ha affascinato di Budapest in 4 giorni è stata la sua atmosfera decadente, che si alterna a una sobria modernità . Tutte le sue principali attrattive sono molto eterogenee e vicine tra loro . E sono il risultato del passaggio degli stranieri che la invasero nei secoli. Visitare tutti questi tesori significa sfogliare il libro della storia tanto gloriosa quanto turbolenta di Budapest ,
Originariamente (I secolo a.C.) l’Ungheria fu una colonia (con sostrrato celtico) romana (Pannonia) , come attestano i resti archeologici del quartiere di Óbuda-Békásmegyer . Fino a quando non subentrò Arpad ( X sec d. C. ) capo dei Magiari, una delle 7 tribù del gruppo degli Unni provenienti dall’Asia centrale. Questi barbari ormai stanchi di peregrinare e saccheggiare rimasero fino al nascere della monarchia e al diffondersi del Cristianesimo con re Stefano (X sec).
Successivamente Budapest non smise di essere crocevia di popoli invasori . Mongoli (XIII sec.) , Turchi (XVII sec.) e Austriaci (XVIII) via via la conquistarono , ma non la domarno mai completamente. Neppure dopo le Due Guerre Mondiali e i Nazisti (XX sec). E superò anche le difficoltà dell’occupazione russa e comunista fino alla proclamazione della tanto agognata repubblica (XX sec.) .
Senz’altro perlustare Budapest in 4 giorni mi ha permesso di farmi un’idea della sua complessità. Mi ha lasciato senza fiato perdermi tra suoi ampi viali (út) e le sue piazze monumentali (tér ) , che illuminati di sera evocano un’atmosfera da favola!
Travel tips per Budapest!
Nel mio post Budapest , la perla del Danubio riassumo molte informazioni sull’urbe magiara , che vi saranno utili prima di fare le valigie ! Anzitutto vi raccomando di acquistare on line la Budapest Card , che è una carta che vi darà sconti speciali: entrate nei musei, trasporti, e altro.
Non dimenticate che Budapest è mediamente economica e raggiungerla dall’Italia è facile sia in treno che in aereo . In particolare ci sono tanti voli low cost da ogni angolo dello stivale verso l’aeroporto Internazionale Ferenc Liszt di Budapest . Questo è situato a soli 16 km di distanza dal centro , ed è raggiungibile in bus, taxi o minivan .
Per gli alloggi a Budapest potete sbizzarrirvi perché ce ne sono un’infinita e per tutte le tasche. Ma vi raccomando di pernottare nei distretti V, VI e VII per avere tutto a portata di mano. Approfittate di scappare via a Budapest in ogni stagione, perché sia d’inverno che d’estate Budapest merita davvero. Se non vi ho ancora convinto, leggete in basso cosa vi aspetta a Budapest in 4 giorni .
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Primo itinerario. Budapest in 4 giorni
Vienna o Budapest ? Sicuramente la seconda! Perché? A questa domanda non c’è altra migliore spiegazione di una citazione del germanista Claudio Magris sull’essenza di Budapest : “la più bella città del Danubio; una sapiente auto-messinscena, come Vienna, ma con una robusta sostanza e una vitalità sconosciute alla rivale austriaca”.
Il primo itinerario a Budapest in 4 giorni è cominciato da Oktogen ter , dove ho alloggiato. E venerando il Teatro dell’Opera e il Duomo di Santo Stefano è terminato al Quartiere Ebraico ( Erzsébetváros ) . Ed è così che mi sono abbandonata alle strade di Budapest , che sono fiancheggiate da nobili palazzi e luoghi underground . Budapest è cosmopolita, poliedrica, e possiede mille sfumature. Da un punto di vista artistico non la si può etichettare in nessun modo, perché è nella varietà dei suoi stili architettonici che viene fuori la sua unicità.
Oktagon tér
Oktogon tér è uno degli incroci principali di Pest. Situato all’incrocio tra Nagykörút e Andrássy út , il suo nome deriva dal fatto che è a pianta ottagonale. Questa piazza è anche una stazione per la linea gialla M1 della metropolitana di Budapest, che corre fino a Piazza degli Eroi .
I lavori di Oktogon tér del 1871 furono inizialmente dovuti al riempimento di una grossa buca. Da qui l’architetto Antal Skalnitsky avviò l’innalzamento dei quattro palazzi adiacenti. Un altro ampliamento di Oktogon tér ci fu nel 1894-1896 . E da allora fu soprannominata in diversi modi:
- dal 1936 al 1945 venne ribattezzata Piazza Mussolini ;
- Dal 1945 al 1990 era conosciuta come Place de la 7 November.
Una curiosità su Oktogon tér è che fu una delle scenografie principali del romanzo Budapest His Noir di Vilmos Condor del 2012. Un best seller che parla dell’ Ungheria prima della Seconda Guerra Mondiale e dei suoi rapporti politici con gli altri paesi, come la Germania in particolare.
Teatro dell’ Opera di Budapest
Il Teatro dell’Opera di Budapest (o Magyar Állami Operaház ) del XIX sec., è uno dei capolavori neo-rinascimentali più belli d’Europa. Dopo il Teatro alla Scala di Milano e l’Opera nazionale di Parigi esso si classifica come il terzo auditorium più importante del vecchio continente per qualità dell’acustica.
Ospitò le più celebri personalità del mondo della musica, a partire da Gustav Mahler che ne fu direttore per tre stagioni. Il Teatro dell’Opera di Budapest si inaugurò il 27 settembre del 1884 alla presenza del re Francesco Giuseppe I , Aveva una capienza per un totale di ben 1.310 posti a sedere.
Come è fatto il Teatro dell’ Opera di Budapest?
L’ingresso nella parte destra del Teatro dell’Opera di Budapest è caratterizzato dalla presenza di due statue (dello scultore ungherese Alajos Stróbl) , che sono quelle di :
- Ferenc Erkel, autore e compositore dell’inno nazionale ungherese;
- Liszt Ferenc, il compositore classico più famoso del paese.
La sala interna del Teatro dell’Opera di Budapest è a ferro di cavallo con tre ordini di palchi e loggione a galleria balconata. Fu frutto del genio di Mikós Ybl, una figura di spicco dell’architettura ungherese del XIX secolo. Gli ornamenti comprendono dipinti e sculture di figure di spicco dell’arte ungherese dell’epoca: Károly Lotz, Bertalan Székely, Mór Than e Alajos Stróbl.
Si ditinguono un grande lampadario in bronzo di Magonza e le macchine sceniche della ditta Asphaleia di Vienna , cheall’epoca erano considerati tecnologia all’avanguardia.
Info orari e prezzi: https://www.opera.hu/
Duomo di Santo Stefano di Budapest
Il Duomo di Santo Stefano (Szent István bazilika) è una basilica cattolica dedicata a Santo Stefano, primo re d’Ungheria . La sua costruzione cominciò nel 1851 su progetto di József Hild. E proseguì poi sotto la direzione di Miklós Ybl e di József Kauser nel 1905 .
La sua cupola è alta 96 metri, come tanti altri edifici di Budapest (compreso il Palazzo del Parlamento) . Questo è un numero sacro per i budapestini, perché ricorre spesso nei principali eventi della loro esistenza. A partire dalla data della nascita del paese che è l’896. Oltre il fatto che assumere lo stesso valore numerico per le costruzioni omologa la prospettiva urbana!
A pianta di croce greca il Duomo di Santo Stefano è rivestito di 55 marmi , ed è abbellito da mosaici, dipinti, statue e vetri al piombo.
C’è da sapere sul Duomo di Santo Stefano che :
- Il leggendario calciatore ungherese Ferenc Puskás fu seppelito nella basilica;
- La frontale piazza Szent István , lastricata con sampietrini, è piena di ristoranti e bar alla moda;
- Vicino nella via Zrànyi c’è la Statua del Poliziotto grasso . Fu fatta nel 1987 dallo scultore Kaarlo Mikkonen (1920-2001) per celebrare la golosità della cucina ungherese. Si tramanda che se gli toccate la pancia vi porterà fortuna!
Info orari e prezzi: https://www.bazilika.biz/en
Quartiere ebraico e i ruin bar di Budapest
Il Quartiere Ebraico di Budapest è situato nel VII distretto di Erzsébetváros, traducibile in italiano con “la città di Elisabetta”, ovvero la principessa Sissi . Se c’è da fare serata ed entrare nel vivo della movida budapestina siete dove dovete essere! Negli ultimi anni si sono fatti molti investimenti per rivalutare il Quartiere Ebraico di Budapest , che si è completamente ristrutturato per farne un punto di ritrovo per una clientela di stampo internazionale. L’atmosfera è decisamente informale.
Per esempio in Kazinczy utca sono collocati i locali più alternativi come il mitico Szimpla (2004), il più famoso dei cosidetti ruin bar. Questi ultimi sono letteralmente dei pub ricavati dalle macerie . Dal look scanzonato e accogliente ci si può mangiare o bere qualcosa e ascoltare musica. Da provare assolutamente!
Gozdu udvar
Tutt’altro che alla mano è la successione di night clubs e negozi alla moda che occupano i sei cortili di Gozdu udvar . A Klauzál ter troverete invece un magnifico mercato coperto di frutta e verdura e chioschi di cibo di strada ungherese.
Nel Quartiere Ebraico di Budapest la street art regna sovrana perché è davvero il quartiere dei murales di Budapest, graffiti che ingentiliscono i muri con forti messaggi di amore e protesta sociale.
Grande Sinagoga
La Grande Sinagoga in via Dohány fu fatta in soli cinque anni dal 1854 e il 1859 dal talentuoso architetto austriaco Ludwig Förster. Dicono essere la sinagoga più grande d’Europa capace com’ è di accogliere 3.000 fedeli. Si eleva per 44 metri e copre un’area di 2.000 metri quadrati. A prte il cimitero del cortile essa comprende:
- Museo Ebraico: sono tenute care cimeli della storia religiosa degli ebrei, reliquie, oggetti rituali per lo Shabbat e altre festività ;
- Tempio degli Eroi: originariamente fu il memoriale per gli ebrei ammazzati durante la Prima Guerra Mondiale ( architetti Lazlo Vágó e Ferenc Faragó, 1931) ; attualmente si utilizza per le funzioni religiose;
- Memoriale Raoul Wallenberg Emlékpark: installazione ( di Imre Varga) di un salice piangente , sulle cui foglie sono iscritti i nomi delle vittime dell’Olocausto .
Da qui proseguendo per il viale Andrássy út si giunge alla Casa del Terrore, un museo che narra la tragedia dell’Ungheria sotto il dominio fascista e stalinista.
Info orari e prezzi: https://www.dohany-zsinagoga.hu/
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Secondo itinerario. Budapest in 4 giorni
Questo altro tragitto va dalla collina di Gellert alla Chiesa nella Roccia , dal Castello di Buda al Bastione dei Pescatori . Tutto questo è praticamente il massimo della magnificenza di Budapest Passeggiando per il suo centro storico vi sentirete catapultati in un’altra dimensione , specie a Dicembre con tutti i mercatini e gli addobbi natalizi.
Le lucine dei tram di Budapest e il fumo del glühwein sono state una cornice perfetta per dei paesaggi che avrebbero messo in difficoltà il più talentuoso dei pittori. Chiaramente sono queste le zone più famose e preziose di Budapest , che l’hanno posizionata in vetta alle classifiche dei posti più visitati in Europa. Questa è infatti la parte più ammaliante e presuntuosa di una Budapest in 4 giorni , che a ragione può essere considerata come la Parigi dell’Est.
La collina di Gellert Budapest
La collina Gellért (perfetta per gli appasionati di trekking) è una roccia dolomitica alta 235 m , che si erge sopra il Danubio a Buda. Qui intorno a parte si possono ammirare :
- La Cittadella: è una fortezza eretta per motivi strategici sotto la dominazione asburgica nel 185. Adesso è in fase di ristrutturazione, ma è uno dei punti panoramici più audaci sullo sky line di Budapest ;
- Una statua in bronzo del vescovo Gellért , che nel 1000 d.C. dall’Italia si mosse per aiutare a convertire gli ungheresi al cristianesimo;
- Le Terme di Gellert ( Gellért gyógyfürdő) del 1912: quello che colpisce sono gli ornamenti in stile Art Nouveau uguali a quelli dell’albergo adiacente. Le acque termali delle Terme di Gellert sono indicate per persone che soffrono di malattie alle vie respiratorie, problemi legati alla circolazione e alle infiammazioni. Hanno una temperatura dell’acqua che varia da 27 gradi fino ai 40 . Internamente c’è anche la possibilità di usufruire, a pagamento, di ulteriori servizi.
Info orari e prezzi: https://www.gellertbath.hu/
Chiesa nella roccia di Budapest
La Chiesa nella Roccia (Magyarok Nagyasszonya Sziklatemplom) è del 1924 . Essa venne fuori dall’idea di un gruppo di ungheresi, che visitò la grotta di Lourdes in Francia.
Sotto la guida dell’architetto ungherese Kálmán Lux ebbe inizio la trasformazione della grotta in chiesa fatta in onore di San Gellért. Questi fu un martire ungherese morto nelle vicinanze nel 1046 . La cappella fu terminata nel 1931.
Come è fatta la Chiesa nella roccia di Budapest ?
La Chiesa nella Roccia ora è composta da due component diverse:
- La Grotta di Sant’Iván, che è un eremita che si dice abbia vissuto qui nel IX sec.;
- La Grotta di Lourdes.
La chiesa è gestita dai membri dell’ Ordine Paolino, originario dell’Ungheria fondato nel 1250 da Eusebio di Esztergom. Proprio davanti all’ingresso della Chiesa nella Roccia è collocata una statua in pietra di Santo Stefano , . Fu scolpita nel 2001 da Pál Kő. Raffigura il santo, che è in piedi davanti un cavallo e con in mano il modello di una chiesa romanica.
Info e orari : https://bookinbudapest.com/it/chiesa-nella-roccia
Castello di Buda
Il Castello di Buda (Budavári Palota) è stato inserito dall’ UNESCO tra i patrimoni dell’umanità nel 1987. Posizionato sopra il colle Várhegy , questo è lo storico complesso del castello e del palazzo dei re ungheresi a Budapest. L’illuminazione notturna contribuisce a renderlo ancor più suggestivo, regalando viste mozzafiato dopo il tramonto.
Le sue origini si rifanno a una fortificazione voluta dal re Béla IV nel XIII secolo per proteggersi dai mongoli. Ma di questo non resta nessuna traccia.
Durante il Rinascimento il Castello di Buda fu ampliato dal re Mattia, dopo fu rovinato dai turchi (1541 – il 1686) e poi ridisegnato dagli Asburgo (XVII sec.) in stile barocco. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale ci furono gravi danni. Mentre nel 1950 si fece un’ultima manutenzione eseguita dall’architetto István Janáki in stile classico.
Come raggiungere il Castello di Buda?
Al Castello di Buda si può accedere in diversi modi: bus, taxi, auto, funicolare (piuttosto cara!) . Se volete farvi una bella scalinata di 30 minuti potete andare anche a piedi.
Potete partire :
Com’è fatto il Castello di Buda?
All’ingresso del Castello di Buda vi colpirà:
- Un portone ornamentale degli inizi del XX secolo ;
- Una statua di bronzo, raffigurante il turul , che è un falco pellegrino su un piedistallo simbolo del Regno di Ungheria.
Il Castello di Buda è costituito da 6 grandi ali (dalla A alla F) che circondano il Cortile del Leone. Quest’ultimo racchiude:
- La Galleria Nazionale Ungherese : su quattro piani è distribuita una collezione che si concentra sull’arte ungherese dall’XI secolo a oggi. C’è un’enfasi sulle opere d’arte medievali, rinascimentali e gotiche, che includono opere in pietra, dipinti su tavola, sculture, altari e altro ancora. Quui si allestiscono spesso mostre temporanee;
- Biblioteca Nazionale: fatta da dal patriota ungherese conte Ferenc Széchényi è del 1802 . Si è trasferita nel quartiere del castello negli anni ’80. Contiene una serie di manoscritti che interesseranno tutti i bibliofili. C’è anche un vasto assortimento di giornali stranieri e una copia di tutto ciò che è mai stato pubblicato in lingua ungherese;
- Il Museo di Storia di Budapest: descrive i 2.000 anni dell’esistenza di Budapest , spaziando dal Medioevo alle questioni relative alla diversità etnica. Esso è ricavato nelle stanze restaurate del palazzo, che vantano alcuni bellissimi dettagli, come soffitti a volta e porte rinascimentali. Si possono anche vedere statue gotiche di cortigiani , e arazzi ungheresi del XIV secolo.
Cos’altro è possibile vedere nel Castello di Buda?
- Cappella Reale: qui gli ospiti possono contemplare una serie di importanti sculture gotiche, nonché un delizioso trittico del XV secolo.
- Museo di storia militare : uniformi, bandiere, armi e munizioni offrono un panorama della storia militare di Budapest da prima dell’occupazione del turchi fino al XX secolo;
- Appena fuori dalle mura del castello, si notano un assortimento di lapidi turche una statua equestre, che commemora il principe Eugenio di Savoia, che combatté contro i turchi.
Info orari e prezzi: https://www.viaggibudapest.it/castello-di-buda/
Bastione dei Pescatori Budapest
Il Bastione dei Pescatori (Halaszbastya) è forse il luogo più emblematico della città. Solo per sottolineare il suo lato da mille e una notte, vi dico che la sua silhouette assomiglia al logo dei film di Walt Disney! Si tratta di uno stupefacente belvedere dalle cui terrazze si scorge tutta Budapest .
Il Bastione dei Pescatori non ebbe mai uno scopo difensivo. Si chiamè in questo modo per dei pescatori che aitavano nelle vicinanze, che fungevano da sentinelle durante qualche assedio.
Esso fu concepito tra il 1895 e il 1902 dall’architetto Frigyes Schulek per osannare il millenario della nascita dell’Ungheria. Per questa ricorrenza:
- Si scelse lo stile neo-romanico del primo Medioevo ;
- Si innalzarono 7 torrette di avvistamento di mattoni chiari per rappresentare le 7 tribù ungheresi che partorirono l’Ungheria nel lontano 896 d.C.;
- Si fece una statua di Santo Stefano (del 1906) ;
Il Bastione dei Pescatori fu gravemente rovinato alla fine della Seconda Guerra Mondiale a causa dei bombardamenti tedeschi, ma dopo fu riportato in buono stato.
Cosa altro visitare nei dintorni del Bastione dei Pescatori ?
Il Bastione dei Pescatori si incastona come una perla nella Piazza Santissima Trinità (Szentharomsag tér) che ingloba oltre la Colonna della Santissima Trinità (Szentháromság-Szobor) altri 4 tesori visitabili:
- Chiesa di Mattia(Mátyás-templom): fu fatta tra il 1255 e il 1269 su iniziativa del re Béla IV d’Ungheria. Nel 1541 i turchi, ne ricavarono una moschea e poi passò ai gesuiti. L’architetto Frigyes Schulek la restaurò nel 1873 e nel in stile neogotico. Qui Mattia Corvino si sposò due volte . E per di più ci furono incoronati Francesco Giuseppe I d’Austria nel 1867 e Carlo IV nel 1916. La sua particolarità è il tetto piastrellato con le ricercate piastrelle di ceramica Zsolnay. Internamente è divisa in tre navate e vanta vetrate, affreschi del 1895 e un Museo di arte sacra ;
- Labirinto del Castello di Buda(Budai Varnegyet) : sono delle sotterranee poste fino a 16 metri , che sono il risultato della continua erosione operata dall’acqua calda delle fonti adiacenti. Finora sono stati recuperati 4 mila metri di superficie (1980). Il suo utilizzo è stato svariato a seconda delle fasi storiche: da caverne per l’uomo primitivo a cantine, da prigioni a nascondigli segreti, da bunker a ospedali da campo;
- Chiesa di S.Anna (Szent Anna-székesegyház) : è uno dei massimi esempi di architettura barocca a Budapest. Fu terminata nel 176 dagli architetti Kristóf Hamon e Máté Nepauer. Essa è dotata di due campanili ed è sapientemente adorna di statue, tra cui quella di Sant’Anna che svetta in alto. L’interno è coperto da una cupola a forma ovale, affrescata dai pittori ungheresi Béla Kontuly e Pál Molnár C.;
Info orari e prezzi: https://www.budapest.org/cosa-vedere-budapest/bastione-dei-pescatori/
Terzo itinerario. Budapest in 4 giorni
Che dire , passeggiare per Budapest in 4 giorni significa non solo lasciarsi avvolgere dal suo carsima mitteleuropeo ma anche capire il suo spirito di resilienza e ribellione. Questo altro giro è stato il più lungo e faticoso! Comunque sia a Budapest vi consiglio di portarvi un paio di scarpe comode , se volete perlustrarla a piedi come piace fare a me.
La mattina mi sono spinta dal boulevard di Andrássy út fino a Piazza degli eroi e poi verso il parco di Városliget . Da cui poi fino alla tomba del monaco turco Gül Baba su in alto a Mansfeld Park. In questo caso potrete anche utilizzare i mezzi urbani che sono tanti e perfettamente organizzati.
A pranzo sono stata ospite da amici ungheresi e mi sono deliziata con le specialità gastronomiche locali e la palinka (grappa alla frutta ) dell’Ungheria. Ho avuto modo di sfatare il mito degli Ungheresi , che spesso sono dipinti come malinconici e molto seri. Ovviamente è gente del Nord e come tale si presenta molto schiva all’inizio. Ma appena si rompe il ghiaccio e apprezzano l’altro, saranno vostri per sempre!
In seguito ho trascorso il pomeriggio facendo visita al Palazzo del Parlamento e a tutte le più iconiche statue in bronzo di Budapest.
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Andrássy út
Andrássy út fu congegnata tra il 1872 e il 1877 dagli ingegneri Lajos Lechner, Frigyes Feszl e Klein & Fraser per l’espansione di Budapest. L’intento fu quello di collegare il quartiere di Belváros con Városliget e la periferia della città, provando a risolvere i problemi emergenti del traffico della città.
Andrássy út vi conduce da Piazza Elisabetta , nel cuore di Pest, fino a Piazza degli Eroi (Hősök tere) presso l’ingresso di Városliget , il parco cittadino . Si snoda per 2, 5 km e presenta numerosi e raffinati palazzi residenziali , che appartennero a famiglie aristocratiche, facoltosi proprietari terrieri e banchieri. Nel 1885 venne chiamata Andrássy in onore del primo ministro Gyula Andrássy, che era dietro il piano di fare la nuova strada.
Cosa vedere in Andrássy ut?
Una delle cose migliori da fare su Andrássy út è di darsi allo shopping, ma ci vogliono tanti soldi! Per gli amanti del lusso ci sono boutique che sfoggiano marchi come Louis Vuitton, Dior, Gucci, Zegna e Armani. Dopo aver camminato e contemplato la sontuosità di Andrássy út , potrete trascorre mezza giornata presso:
- Museo Memoriale di Frank Liszt: si trova nell’ultima casa in cui visse il musicista, tra il 1881 e il 1886. Vanta suoi oggetti personali e ogni sabato ci sono dei concerti ;
- Museo delle arti asiatiche Ferenc Hopp: ospita la raccolta privata del mercante e viaggiatore Ferenc Hopp e ha un numero significativo di cimeli e opere d’arte provenienti dalle culture asiatiche;
- Linea 1 Metropolitana del Millennio: questa è la metro più antica d’Europa dopo quella di Londra . Vale la pena staccare un biglietto e montarci su. Venne inaugurata nel 1984 e fu pensata per fare muovere tutta la gente che ne ebbe necessità in occasione dell’allestimento a Budapest dell’ Esposizione , che fu una gigantesca fiera planetaria (1896).
Piazza degli eroi Budapest
Piazza degli eroi si fece nel 1896 per glorificare il millesimo anniversario della comparsa dell’Ungheria. In mezzo spicca un’imponente colonna corinzia di 36 metri. Sopra è collocata la statua dell’Arcangelo Gabriele , che innalza la santa corona e la doppia croce del cristianesimo verso il cielo.
In basso fanno bella mostra il Monumento del Millennio : sono le 7 statue equestri dei capi tribù magiari , che hanno generato l’Ungheria e altre statue di re e importanti personaggi storici. Il tutto è stato cesellato dall’architetto Albert Schikedanz e dallo scultore György Zala insieme ai due musei laterali che sono rispettivamente:
- Il Museo delle Belle Arti : preserva una tra le più importanti collezioni di dipinti del mondo, con opere che percorrono tutto l’arco di tempo che va dal Medioevoal Novecento e tutte le principali scuole europee;
- Il Museo di belle arti : riunisce preziose collezioni straniere con opere realizzate da artisti, soprattutto spagnoli come El Greco, Velazquez, Ribera, Zurbaran, Murillo e Goya.
Parco di Városliget
Dopo aver attraversato il Museo di Etnografia e aver avvistato la La piccola statua degli stivali di Lenin , mi sono immersa nel vasto parco di Városliget , che è il polmone verde di Pest. Venne fatto in concomitanza dell’Esposizone del 1896 .
Quello che mi ha affascinato di Városliget è la sua ampiezza e la mole di cose da fare, come pattinare sul lago , che gelato d’inverno funge da pista per gli sportivi. Vi elenco i suoi punti di interesse principali.
Bagni termali di Szechenyi e lo Zoo di Budapest
- Bagni termali Szechenyi: lo stabilimento è del 1881 ed è stato fatto dall’architetto ungherese Gyozo Czigler. Esso è intitolato allo statista ungherese István Széchenyi. Non esiste niente di più monumentale in Europa: 000 mq e 19 piscine. L’acqua di queste terme ha qualità terapeutiche in grado di far fronte ad alcune malattie degenerative;
- Zoo di Budapest : è uno dei più antichi del mondo ed è del 1866 . Qui si possono osservare quasi mille specie di animali. L’entrata ha un sapore orientale, colorata di azzurro , con due elefanti laterali e degli orsi polari sovrastanti.
Il castello del Vajdahunyad Vara e La statua dell’Anonimo
- Il castello del Vajdahunyad Vara: è uno dei castelli più caratteristici castelli di Budapest . Nonostante tutte le apparenze è un pastiche fantasy . Originariamente fu progettato in legno (per mancanza di fondi) per facilitare le mostre dell’ Espozione del 1896. E per volere esibire agli ospiti l’evoluzione architettonica attraverso i secoli dell’ Ungheria. Visto il successo tra il 1904 ed il 1908 il castello fu rielaborato in pietra dall’ architetto Ignác Alpár. Ci hanno fatto anche la sede del Museo agricolo ungherese e di numerosi festival, e concerti;
- La statua dell’Anonimo : questa statua fatta dallo scultore contemporaneo Miklós Ligeti rappresenta il primo cronista medievale ungherese. Dovrebbe aver vissuto alla corte di re Bela IV. Si dice che sfiorare la sua penna porti fortuna agli scrittori in cerca di ispirazione.
Info orari e prezzi: https://www.budapest.org/cosa-vedere-budapest/parco-municipale/
Mausoleo di Gül Baba
Sono arrivata in cima a Mansfeld Peter Park , che è un parco consacrato al più giovane martire delle punizioni seguite alla rivoluzione ungherese del 1956. Nelle immediate vicinanze ho visto qualcosa fuori dalle piste battute dai turisti . Mi riferisco alla tomba di Gül Baba , un derviscio ottomano che prese parte alla cattura di Buda nel 1541.
Il mausoleo, immerso in uno spettacolare giardino, fu fatto nel 1551 da Mehemmed Pascià su disposizione del Sultano Solimano il Magnifico. Secondo una leggenda era solito portare una rosa nel suo cappello e per questo l’appellativo di padre delle rose. Il santuario è meta di pellegrinaggio per molti musulmani europei, e quelli provenienti dalla Turchia, ed è necessario togliersi le scarpe prima di entrare.
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Parlamento di Budapest
Il Parlamento di Budapest (Országház) è ubicato a ovest della Kossuth Lajos tér , una delle più straordinarie piazze di Budapest . Interamente rifatta nel 2011 omaggia uno dei più considerevoli eroi dell’indipendenza magiara. Si estende per 65 000 m2 e fu il fulcro della sfortunata e sanguinosa rivolta anticomunista del 1956.
Il Parlamento di Budapest è il simbolo della capitale ungherese. Dallo stile eclettico (un mix di neogotico, neoromanico e neobarocco) si affaccia sulla sponda est del Danubio . Fu fatto tra il 1884 e il 1904 da Imre Steindl come un palazzo che rappresentava l’indipendenza raggiunta dagli ungheresi dopo il periodo austriaco.
Il Parlamento di Budapest è sormontato da una cupola ed è caratterizzato da pinnacoli e finestroni. Ha una larghezza di 123 metri , ed è abbracciato da 233 statue. Comprende 691 stanze , che comprendono diverse sale tra cui quella del Consilio Presidenziale della Repubblica. A queste si accede attraverso 20 ingressi impilati in trenta cortili . Per realizzarle furono convocati i migliori artisti ungheresi tra cui: opere d’arte di artisti ungheresi quali Mihály Munkácsy, Károly Lotz, Aladár Kriesch, Zsigmond Vajda, Béla Spányi .
Info orari e prezzi: https://www.budapest.org/cosa-vedere-budapest/parlamento-budapest/
Le statue di Budapest
Ho afferrato lo spirito creativo di Budapest in 4 giorni dappertutto comprese in tutte le statue sparse per la città . Di queste ultime sarebbe impossibile farne un elenco, perché sono tantissime. Per cui vi scrivo di quelle che ho visto , che sono tutte in bronzo e parecchio insolite.
Davvero divertente andare a caccia delle scutlure più assurde concepite per i più disparati personaggi che possono essere star del cinema e della musica,dei fumetti, politici, letterati, salvatori, regine, gendarmi, animaletti, e tanto altro ancora.
Statua di Peter Falk e Scarpe del Danubio
Statua di Peter Falk ( in Falk Miksa u.): questa immortala il personaggio della serie americana Detective Columbo interpretato da Peter Falk . Del 2004 è stata fatta dallo scultore Géza Dezső Fekete. Il perché di questo bronzo sarebbe da ricollegare al fatto che l’attore discenderebbe dal giornalista e politico ungherese Miksa Falk.
Le scarpe del Danubio (in Antall József rkp) : questa che è una fila di 60 paia di scarpe disposte lungo il Danubio è stata fatta dallo scultore Gyula Pauer nel 2005. Per me è molto toccante, perché ricorda dell’uccisione di migliaia di ebrei (1944-45) . Poveri innocenti massacrati da parte dei collaborazionisti fascisti ungheresi e poi gettati nel fiume.
Statua di Bud Spencer e Statua dei Ragazzi della via Pal
- Statua di Bud Spencer (in Corvin sétány 1) : una statua per Carlo Pedersoli , ovvero il divo Bud Spencer . Fu fatta recentemente dalla scultrice Szandra Tasnadi . Un blocco massiccio che ritrae il protagonista come un cow-boy, con una sella poggiata sulla spalla. Gli ungheresi veneravano i suo film western , perché erano gli unici permessi durante il comunismo ( a differenza di quelli americani che erano vietati).
- Statua dei ragazzi della via Pal (in Práter u. 11): questa fatta da Peter Szanyi nel 2007 raffigura dei bambini che stanno giocando a biglie mentre altri guardano minacciosi. Sono i protagonisti dell’omonimo romanzo dello scrittore Ferenc Molnar , un ever green della letteratura per ragazzi . Lo scenario è quello della Via Pál , che era il campo da gioco delle due bande avverse. Una denuncia per la mancanza di spazi gioco per i piccoli e della sete di guerra degli adulti.
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Quarto itinerario. Budapest in 4 giorni
Budapest in 4 giorni è giunta al capolinea al Mercato coperto e al Museo Nazionale . Mi sono poi imbattuta in vie alla moda straripanti di boutiques e gallerie d’arte. Attualmente l’interesse per l’arte moderna dell’Ungheria è in rapido sviluppo. Prova ne è la presenza di due fiere organizzate nella capitale ungherese: The Budapest Art Fair, aperta alla fine degli anni ‘90 , e l’ Art Market , che si è stabilita dal 2010.
Per imprimere nell’anima Budapest mi sono infine regalata un’indimenticabile crociera sul Danubio (info orari e prezzi clicca qui) . Dal battello ho intravisto alcuni degli angoli periferici di Budapest , che sono così dinamici con le loro costruzioni all’avanguardia. Segno tangibile di un’ Ungheria contemporanea , che , dalla caduta del Muro e dalla conseguente fine del regime, ha solo voglia di riscattarsi.
Mercato coperto di Budapest
Dopo aver superato la Ruota panoramica di Budapest in Erzsébet tér ho fatto un salto al Mercato coperto di Budapest. Di fine Ottocento è una elegante palazzina architettata dal professore universitario Samu Pecz. Questa vistosa struttura in acciaio decorata con piastrelle Zsolnay si sviluppa su tre piani.
Dal basso verso l’alto sono disposti banchi per la vendita di pesce, carne, verdura, spezie e chioschetti e locali dove provare le tradizionali ricette ungheresi. Una giostra di sapori e odori dove venire a fare la spesa e portare a casa qualche ricordo. Per i souvenir sbizzarritevi tra questi tipici prodotti artigianali :
- Tende, tovaglie ricamate;
- Gilet, camicie fatti all’uncinetto;
- Tappeti e oggetti in cuoio;
- Cristalli di Ajka;
- Tabacchiere intagliate di Somogy;
- Porcellane Herend e Zsolnay;
- Guanciali di piuma;
Interessanti sono i ristoranti e i chioschetti dove potere assaggiare la cucina ungherese. Io ho addentato il saporito langos, che è una sorta di pizza fritta con dello strutto. Di norma va mangiata con la panna acida e del formaggio ma io ho esagerato e ci ho anche aggiunto funghi e pezzetti di maiale arrosto. Da provare con della birra ghiacciata! Anche se io preferito la coca cola per svegliarmi dalla stanchezza!
Info e orari: https://www.budapest.org/cosa-vedere-budapest/mercato-coperto-budapest/
Museo Nazionale
Il Museo Nazionale di Budapest è del 1846 e fu disposto nel 1802 da Ferenc Széchenyi quando devolvé alcuni oggetti della sua ricca collezione alla collettività. Il palazzetto neoclassico fu fatto Mihàly Pollack di cui si nota subito la sua maestosa facciata a forma di tempio.
Al suo interno riccamente adornato da marmi, colonne e altro sono protetti dipinti, oggetti e testimonianze di un passato che va dalla preistoria alla modernità. Tra le cose più interessanti sbucano fuori : la Corona di Monomaco, un imperatore bizantino dell’XI secolo , e il Mantello dell’incoronazione dei Re d’Ungheria.
Info orari e prezzi: https://www.infobudapest.it/museo-nazionale-ungherese/
Vigado ter 5 e crociera sul Danubio
Sbalorditivo è il tratto di strada Deák Ferenc ut, intitolato a un rivoluzionario ungherese (XVIII sec.) contro gli Asburgo. Qui sono concentrati tutti i brand internazionali di moda . Ed è praticamente la via dello shopping. Non a caso viene pure designata come Fashion Street .
L’atmosfera è molto sofisticata e chic e ciò che mi ha affascinato è la magia dei vecchi caffè, come lo storico Gerbeaud in Vörösmarty tér 7-8. Qui vi ritrovate davanti una tra le migliori pasticcerie di Pest . Essa fu avviata nel 1858 da Henrik Kugler, il terzo figlio di una dinastia dolciaria. Da tastare la torta Gerbeaud, a base di pasta frolla, marmellata di albicocche, cioccolato , noci trittate, e cioccolato glassato.
Statua di William Shakespeare a Budapest
Giunta a Vigado ter 5 mi sono seduta a prendere una cioccolata da Starbucks . Qui ho beccato una statua del bardo dell’Avon, sua maestà William Shakespeare. Il poeta inglese è scolpito nel suo tipico abito elisabettiano, come un attore che fa un inchino sul palco. La targhetta cita che fu fatta nel 1960 da un famoso scultore australiano di origine ungherese, Andor Mészáros.
Dopo questa piacevole sorpresa al molo 15 sono salita a bordo di una delle tanti navi . Un’ora ti coccole d’inverno con tanto di vino rosso come cadeau . Un’emozione indimenticabile che mi ha permesso di osservare Budapest sotto un manto di stelle brillanti .
Sulle onde del Danubio
Dondolati dalle onde danubiane sono rimasta stregata dopo il Parlamento e le sue guglie che facevano capolino con la luna da:
- Isola Margherita : polmone verde di Budapest ( nominata così per la figlia del re Bela IV ) è la zona prediletta dai budapestini per il loro relax . Qui sono sparsi molti centri sportivi e un parco acquatico. Sono da attenzionare le rovine di un convento domenicano, di una chiesa francescana ( XIII secolo) e di una torre romanica ( XII secolo )
- Ponte delle Catene ( Széchenyi Lánchíd): questo è il più significativo dei ponti di Budapest (7 in tutto), che collega Pest con Buda. Fu fatto in ghisa all’indomani della rivoluzione ungherese del 1848 dall’architetto W. Clark. Fu spedito in Ungheria come pezzi da assemblare da Londra. Lungo 380 metri e largo 16 metri, è sorretto da pesanti catene in ferro battuto, che sono collegate a due torri gemelle in stile neoclassico. Di effetto sono i leoni giganteschi fatti dallo scultore János Marschalkó che accolgono sia pedoni che macchine (con due distinte corsie);
- Balna: è mammifero in vetro e acciaio fatto dell’architetto olandese Kas Oosterhuis che fa a centro polifunzionale per gli amanti dell’arte, degli atelier e del cinema. Questa balena è una scultura a scala urbana che con le sue immense vetrate simboleggia una Budapest proiettata verso il futuro.
Conclusioni . Budapest in 4 giorni
Non si può arginare Budapest in qualche paragrafo di chiusura, perchè è poesia eterna, che sfugge a ogni tentativo di descrizione. Per cui mi inchino alla magia di Budapest riportando i versi di Attila József, uno scrittore ungherese di grido che, come i suoi antenati , glorifica così l ‘amore per la sua terra:
“Un attimo, e lì è la totalità del tempo
che centomila avi guardano unitamente a me.
Vedo ciò che non hanno veduto perché zappavano
uccidevano abbracciavano, facevano il dovuto.
E immersi nella materia loro vedono
(devo confessarlo) ciò che io non vedo.
Sapevano l’uno dell’altro cose come gioia e tristezza;a me il passato, a loro il presente.
Scriviamo versi – loro che tengono la mia matita
e io li sento, me ne ricordo”
Cos’altro aggiungere su Budapest , se non di ubriacarvi della sua immensità. Lasciatevi travolgere dai suoi tratti languidi e dalla sua vitalità nascosta. Scattate mille foto da attaccare alle vostre pareti, colorate o in bianco e nero. Perché non esiste miglior quadro di un’istantanea che coglie un attimo di felicità, quella che vi pervaderà i sensi vagando sulle sponde del Danubio, che dolcemente culla la divina in tutto il suo candore.
Szia, kicsim!
Info utili per Budapest in 4 giorni:
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